IL MILIONE – SUZZARA

La storia del Tricolore italiano

La bandiera d’Italia, conosciuta anche per antonomasia come il Tricolore, è il vessillo nazionale della Repubblica Italiana. È una bandiera composta da tre colori, partendo dall’asta: verde (simboleggia i prati), bianco (le montagne innevate) e rosso (Il sangue dei caduti in guerra) ovvero i colori nazionali dell’Italia, a tre bande verticali di eguali dimensioni, così definita dall’articolo 12 della Costituzione della Repubblica. Alla bandiera italiana è dedicata la Festa del Tricolore, che si tiene ogni anno il 7 gennaio. Questa celebrazione commemora la prima adozione ufficiale del tricolore come bandiera nazionale da parte della Repubblica Cispadana, che avvenne a Reggio Emilia il 7 gennaio 1797, a seguito della rivoluzione francese e della discesa di Napoleone Bonaparte in Italia. I colori nazionali italiani erano comparsi per la prima volta a Genova il 21 agosto 1789 su una coccarda tricolore, mentre il primo stendardo militare verde, bianco e rosso, a tre bande verticali, era stato adottato dalla Legione Lombarda a Milano l’11 ottobre 1796.
Anche la bandiera italiana, come altri vessilli nazionali, si ispira a quella francese. Il 12 luglio 1789, due giorni prima della presa della Bastiglia, il giornalista rivoluzionario Camille Desmoulins, mentre arringava la folla parigina alla rivolta, chiese ai manifestanti quale colore adottare come simbolo della rivoluzione francese, proponendo il verde speranza oppure il blu della rivoluzione americana, simbolo di libertà e democrazia. I manifestanti risposero: “Il verde! Il verde! Vogliamo delle coccarde verdi!”. Desmoulins colse, quindi, una foglia verde da terra e se l’appuntò al cappello come segno distintivo dei rivoluzionari. Il verde, nella primigenia coccarda francese, fu abbandonato dopo un solo giorno in favore del blu e del rosso, perché esso era anche il colore del fratello del re, il reazionario conte d’Artois, che diventò monarca dopo la Restaurazione con il nome di Carlo X. La coccarda francese tricolore si completò poi, in seguito a eventi successivi, con l’aggiunta del bianco, colore dei Borbone.
Le prime sporadiche dimostrazioni favorevoli agli ideali della rivoluzione francese da parte della popolazione italiana avvennero nell’agosto del 1789, con la comparsa, soprattutto nello Stato Pontificio, di coccarde di fortuna costituite da semplici foglie verdi di alberi che erano appuntate sui vestiti dei manifestanti richiamando analoghe proteste avvenute in Francia agli albori della rivoluzione, poco tempo prima dell’adozione della coccarda francese tricolore.In seguito la popolazione italiana iniziò a usare coccarde vere e proprie realizzate in stoffa: al verde delle foglie degli alberi, già impiegato in precedenza, furono aggiunti il bianco e il rosso, in modo da richiamare in maniera più marcata gli ideali rivoluzionari rappresentati dal tricolore francese; in particolare, la prima traccia documentata della comparsa della coccarda tricolore italiana è datata 21 agosto 1789: negli archivi storici della Repubblica di Genova è riportato che testimoni oculari avessero visto aggirarsi per la città alcuni manifestanti aventi appuntata sui vestiti.

Classe 3^B