La lotta per il clima e le opere d’arte
Da un po’ di tempo ormai si sente parlare della continua lotta degli attivisti per il clima, rivolta soprattutto verso le opere d’arte. Perché queste persone lo fanno?. E soprattutto, perché proprio nei confronti dell’arte e non di qualcos’altro? Sono queste le domande che ci siamo fatti e a cui cercheremo di rispondere.
Questi attivisti che vanno a compiere atti simbolici per il nostro pianeta, hanno una motivazione ben precisa: la nostra specie non si rende conto dei danni che sta provocando al pianeta e non propone iniziative concrete. Gli attivisti sono convinti che per avere un futuro, la cosa migliore è agire. Anche se hanno una buona motivazione per compiere questi gesti non è corretto farlo.
Gli attivisti appartengono ad un’associazione chiamata “Just stop oil” che significa: fermiamo il petrolio. Le loro gesta sono rivolte contro l’arte perché hanno capito che ha un ruolo inestimabile nella vita degli uomini.
Tuttavia gli attivisti non vogliono rovinare le opere d’arte, ma bensì farsi notare e attirare la nostra attenzione, sperando di riuscirci però, danneggiano non le opere d’arte, protette da vetri molto resistenti, ma le loro cornici anche loro dal valore inestimabile.
Le persone che compiono questi atti considerati vandalici, non lo fanno quindi perché non gli piace l’arte, ma per cercare visibilità grazie ai social media che si stanno occupando di questa vicenda.
Cosa dovremmo fare per far sì che opere dal grande valore non vengano rovinate e che atti di questo tipo non capitino?
Dovremmo tutti renderci conto di quello che stiamo facendo al nostro pianeta e cercare di fermarci per riflettere.
Dobbiamo diventare noi tutti dei piccoli attivisti, ma rendendoci sempre conto di quello che stiamo facendo; esistono milioni di modi per farsi sentire e questo non è quello giusto!
Classe 2^E